La potatura dei bonsai
La potatura bonsai è una fase fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle piante. Anzi, per essere più precisi non si deve parlare di “fase” ma di “fasi”, dal momento che i rami devono essere potati in più momenti nella vita dei bonsai. La prima potatura è quella di formazione, ed è piuttosto drastica: si tratta di rimuovere i rami che possono rappresentare una fonte di disturbo per la chioma, alla quale – inoltre – devono essere impresse una forma e una direzione precise, senza rinunciare alla definizione di uno stile. La potatura di formazione, di solito, viene eseguita sulle piante più giovani: non si deve aver paura di eliminare una grande quantità di rami, ma è bene evitare di compiere danni sulla pianta. A tal proposito, non ci si deve dimenticare di intervenire solo in occasione del riposo vegetativo, poiché in caso contrario il bonsai finirebbe per essere stressato in modo eccessivo.
Ecco perché la potatura bonsai di formazione non va mai praticata in primavera o in estate: deve essere rinviata, invece, alla stagione autunnale o a quella invernale. Bisogna ricordare, per altro, che dopo che i rami più grandi sono stati tagliati la superficie di taglio deve essere coperta con un prodotto ad hoc, vale a dire il mastice per potature.
Oltre alla potatura di formazione, c’è un altro tipo di potatura di cui ci si deve preoccupare: è quella di correzione, che può essere messa in pratica nel corso di tutto l’anno. Lo scopo è semplicemente quello di accorciare i rami che si stanno sviluppando, avendo cura di lasciare un paio di coppie di foglie alla base o comunque non più di due o tre foglie nuove. Questa procedura serve a fare in modo che i nuovi germogli sviluppino più facilmente e che nel tempo le foglie prodotte siano sempre più piccole.